green jazz pomigliano jazz 2018

Anche la XXIII edizione di Pomigliano Jazz conferma l’impegno per un Festival a impatto zero, da realizzare attraverso una serie di comportamenti e di accorgimenti, per invitare al riuso e al risparmio energetico, favorire il riciclo, valorizzare l’agricoltura del territorio e promuovere l’ecoturismo, e limitare le emissioni di CO2, adottando la filosofia del car pooling.

Green Jazz è presente già da sei edizioni tra le attività del Pomigliano Jazz in Campania, che ha avviato il percorso di certificazione di “evento sostenibile”.

Ogni azione del festival è infatti pensata per essere ecosostenibile. Dall’utilizzo di scenografie realizzate con materiali riciclati, all’obbligo per i ristoratori di utilizzare stoviglie in plastica biodegradabile e compostabile. Attraverso una serie di accorgimenti – grazie anche ai suggerimenti di partner “green” del festival – nell’angolo ristoro si proverà ad abbattere la produzione dei rifiuti; e in tutti i luoghi del festival saranno disponibili contenitori per la raccolta differenziata.

Lo scopo è quello di ridurre al minimo i rifiuti prodotti durante le tante attività collegate ai concerti, con evidente risparmio economico (meno logistica, minore impegno per pulire i luoghi) e minore inquinamento ambientale.

Per mettere in evidenza i vantaggi qualitativi ed economici della filiera corta sono promosse degustazioni dei prodotti biologici e del territorio vesuviano: pomodorini del “piennolo” rossi e gialli, papaccelle e ortaggi dei campi vesuviani; formaggi e grani dell’agro aversano; ma anche pizze, fritture, panini, dolci dei migliori ristoratori di Napoli e provincia; cucina tradizionale e creativa di chef del territorio. Prodotti a chilometro zero, lavorati nel rispetto dell’ambiente, e della legalità – come i pomodorini “pizzini” della Coop Siani, coltivati su un bene confiscato alla camorra – secondo la filosofia Slow Food: “buono, pulito e giusto”. 

Per promuovere e realizzare un grande evento ad “impatto zero”, Pomigliano Jazz ha messo in rete una serie di partner istituzionali, a cominciare dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che abbraccia la grande area dei comuni del festival; Legambiente Campania, che attraverso le sue attività garantisce da anni un costante lavoro di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini; Slow Food, la grande  associazione internazionale impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi dei territori e alle tradizioni locali; e Res Nova Die, azienda specializzata nel campo della sostenibilità ambientale che sviluppa innovative idee (legate a nuovi materiali termoplastici ecosostenibili) per l’industrializzazione e il supporto ad imprese e start-up di giovani.

Per il quarto anno consecutivo Green Jazz promuove inoltre la filosofia del car pooling, ovvero l’uso condiviso delle automobili private tra gruppi di persone, al fine principale di ridurre i costi, sia economici che ambientali, di spostamento.

Il car pooling è un’intelligente azione – a portata di tutti – di mobilità sostenibile, che consente di ridurre il numero di auto in circolazione, con effetti benefici su inquinamento, congestione stradale e necessità di infrastrutture.

Attraverso network o app – come HappyWays partner ufficiale della XXIII edizione del festival – gli automobilisti con posti liberi a bordo possono mettersi in contatto con persone in cerca di un passaggio. I conducenti possono così condividere i costi del viaggio, ma soprattutto una piacevole compagnia.

Attraverso questi servizi tutti coloro che non dispongono di un mezzo di trasporto privato per raggiungere i luoghi del festival, o che hanno piacere a viaggiare in compagnia, avranno la soluzione a portata di mano e si ritroveranno seduti accanto ad altri appassionati per condividere il piacere per la buona musica…

Con Green Jazz la musica rispetta l’ambiente, ma non rinuncia all’energia delle note.

 

Share Button