Festival 2013, le Guide all’ascolto raccontano il 1963
Ritornano al Festival 2013 le Guide all’ascolto, seminari di storia del jazz gratuiti e aperti a tutti.
Progetto originale di Pomigliano Jazz, le Guide si articolano in discussioni, analisi di brani musicali, live performance ed incontri.
Le Guide si terranno venerdì 20 e sabato 21 settembre, ore 18-20, presso il Liceo “Vittorio Imbriani”, in via Pratola Ponte 20-22, a Pomigliano d’Arco, nei pressi del Parco delle Acque, location dei concerti.
Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato.
In occasione del Festival 2013, il musicista e compositore Francesco Nastro e il critico e musicologo Pietro Mazzone, coordinatori dei seminari, dedicheranno entrambi gli incontri previsti alla radiografia di un anno.
Quello di esattamente mezzo secolo fa, fra i più ricchi di rivolgimenti della seconda metà del Novecento. Nel mondo e in particolare negli Stati Uniti, patria del jazz.
Fu, il 1963, l’anno della marcia su Washington per la lotta dei diritti civili dei neri, in cui, correva il 28 agosto, Martin Luther King pronunciò il suo I have a dream.
Si trattava forse, in ultima analisi, di un sogno di liberazione dell’umanità quello espresso dal grande leader nero. Ma che costò, all’America progressista e alla comunità afroamericana, uno dei decenni più incendiari e dolorosi che si ricordino, in una scia di assassinii politici, di centinaia di atti violenti, di repressione, di sangue, che gli storici più avvertiti di oggi non esitano a definire di vera e propria guerra civile.
Il jazz rispecchiò in modo totale le inquietudini, i cambiamenti traumatici, l’esigenza profonda di giustizia in atto nella comunità nera. Tanto che ad essere messa in discussione fu la sua stessa denominazione. Al rifiuto della parola jazz, che ricordava troppo l’opposizione razziale e consuetudini armoniche che di punto in bianco apparivano vecchie, si preferiva parlare di new thing, di free music.
È a John Coltrane e al suo “Live at Birdland“, un 33 giri della Impulse!, naturalmente edito proprio quell’anno, capolavoro miracolosamente sospeso tra perfezione hardboppistica e ruggente spirito profetico, che sarà dedicato l’appuntamento di venerdì 20 settembre.
Il secondo incontro, poi, dedicato a Donald Byrd, non era stato originariamente incluso nel pacchetto delle Guide all’ascolto di quest’anno. Ma la morte di questo maestro assoluto del jazz, sopravvenuta il 4 febbraio di quest’anno, ci ha fatto decidere a includerlo nel programma. Chiudendo così anche il cerchio del discorso sul 1963 da cui siamo partiti: è infatti proprio di quell’anno il capolavoro di Byrd, le sue “New Perspectives” (l’ LP fu edito dalla Blue Note) sulla profonda unità dei linguaggi musicali afroamericani, in cui jazz e gospel si fondevano in un unico rito liberatorio. E dieci anni dopo, con “Black Bird”, ancora un classico su Blue Note, metteva radici in una mistura che includeva hard bop, soul e funky, la cultura hip hop. Ed anche di questo, nell’incontro di sabato 21, si parlerà.
venerdì 20 settembre
ore 18-20
Anniversari. Una lettura di “Coltrane live at Birdland” a cinquant’anni dall’uscita
sabato 21 settembre
ore 18-20
Omaggio a Donald Byrd. “New Perspectives” (1963): nascita di un capolavoro.
I seminari sono a numero limitato.