Festival 2006 / Mostre e Performance

triojazz (Pau Morales)

Foto di Pino MiragliaGli occhi della musica
Itinerario fotografico di Pino Miraglia

“Gli occhi della musica” è un lungo viaggio attraverso i concerti e i festival che hanno caratterizzato l’Italia e in particolare la Campania in questi ultimi dieci anni. Un percorso visivo dei volti nazionali e internazionali di chi fa musica, un lungo reportage sull’evento musicale documentato e interpretato dalle varie angolazioni: sotto, sopra e dietro il palco. “Gli occhi della musica” è un concerto di immagini, musica degli occhi, l’analisi sociale fotografica dei suoni, dei corpi, dei colori, dell’entusiasmo di cui è impregnato il linguaggio musicale. Pino Miraglia, da anni impegnato a documentare l’evoluzione della musica moderna nella società dei giovani, affronta questo percorso visivo evidenziando gli artisti che hanno toccato la Campania in questi anni grazie al lavoro attento e faticoso dei vari organizzatori musicali che operano a Napoli da diversi anni. La mostra abbraccia eventi dal pop al rock, dal jazz alla world music. Una delle foto della mostra sarà riprodotta su cartoline e segnalibri dell’undicesima edizione del Festival, in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz.

Foto di Silvano CaiazzoSguardi di ieri
Foto di Reinhold Kohl e Silvano Caiazzo sulla decima edizione del Pomigliano Jazz Festival

La decima edizione del Pomigliano Jazz Festival raccontata in una mostra fotografica da due diversi punti di vista. Reinhold Kohl, tedesco-bolzanino, noto fotografo a lungo a fianco di Fabrizio De André, ha effettuato un reportage sulla scorsa edizione offrendo un prezioso sguardo esterno non solo sui concerti, ma anche su tutte le altra attività, sul backstage e sul modo in cui la città vive i giorni del Festival. Il secondo, pomiglianese, ha immortalato con emozione e ricchezza di particolari il Festival e i suoi protagonisti fin dalla sua nascita, curando anche altre mostre tematiche presentate nelle precedenti edizioni. Alcune foto della mostra, inoltre, andranno a comporre il calendario 2006/2007 di Pomigliano Jazz, in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz.

Opera di Lello EspositoLello Esposito

Lello Esposito firma con uno dei suoi famosi Pulcinella una delle t-shirt del Festival 2006. Un Pulcinella colorato e non in bianco e nero, «segno di una tradizione che diventa contemporaneità, segno della voglia di cambiamento», spiega l’artista napoletano.
Noto ormai da Bonn a New York, il talento di Lello Esposito è stato celebrato anche a Venezia con una grande mostra a Ca’ Pesaro. Tra i suoi estimatori, Woody Allen, D’Alema, i Barilla e Claudia Cardinale, Scaparro, Luca De Filippo, oltre all’affezionato Bassolino. “Pérsona” è la definizione con cui è celebrato da Achille Bonito Oliva: «Pérsona è in latino travestimento o apparenza, sicché Pérsona Pulcinella è la stessa cosa che Autore, Attore, Scultore, sia sul palco che nella comune conversazione». «La sua matrice è tellurica e organica, rappresenta l’umana società e la vita naturale» dice Goffredo Fofi. Ma il giudizio più secco è dell’amico cui lo univa un profondo legame, Massimo Troisi: «Non ho mai visto la mia anima, entrando nello studio di Lello ne ho sentito l’odore», disse. L’opera di Lello Esposito sarà inoltre riprodotta su cartoline e segnalibri dell’undicesima edizione del Festival, in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz.

trio jazz (Pau Morales)Pau Morales

Giovane artista catalano, Pau Morales dedica al jazz un intero filone della sua attività creativa. Oltre a firmare con una delle sue opere il poster del Festival 2006, in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz, Morales si renderà protagonista di una performance pittorica che durerà dal pomeriggio fino ai concerti serali del 13 luglio, che consiste nel dipingere una grande tela 3 metri per 1,5 con un soggetto dedicato al jazz. L’opera sarà poi donata al patrimonio artistico della Fondazione Pomigliano Jazz. Il giorno successivo, inoltre, Morales parteciperà anche ai laboratori creativi per bambini che si terranno durante il pomeriggio nell’invaso del Parco Pubblico. Nato nel 1977 a Girona, Spagna, Morales inizia la sua carriera nel 1989 presso la scuola comunale d’arte “La Merc锝. Intanto frequenta l’Istituto di Belle Arti di Barcellona, dove si laurea nel 1999 con l’indirizzo in “immagine, fotografia, video e animazione”. Sempre nello stesso anno inizia a lavorare al tema del jazz, attività che lo porterà ad esporre in numerosi festival ed eventi jazz spagnoli ed a firmare manifesti e brochure di alcuni di essi. Dalla pittura su tela, al collage, ai graffiti, ai murales, alle illustrazioni per i libri, fino alla scultura: Morales spazia fra differenti ambiti e linguaggi artistici, ha già ricevuto diverse commissioni, tenuto mostre personali e collettive e si è già aggiudicato diversi premi, tra cui quello del concorso internazionale di “Certamen Internacional de Pintura Alicia Alonso 2005″, ospitato dalla Galleria Annta di Madrid.

opera di Tonino TaiutiTonino Taiuti

Tonino Taiuti ritorna al Pomigliano Jazz Festival per esibirsi in una performance pittorica con il trio del pianista americano Kirk Lightsey e per firmare con uno dei suoi quadri cartoline e segnalibri dell’undicesima edizione del Festival, in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz. L’opera eseguita durante il concerto sarà poi donata al patrimonio artistico della Fondazione Pomigliano Jazz. Nato a Napoli nel 1950, Taiuti viene catapultato di forza nel mondo del teatro da quel ciclone di Neiwiller che lo cooptò nel Teatro dei Mutamenti nel lavoro “Don Fausto”. Oltre a Neiwiller, lavora per firme come Renato Carpentieri, Silvio Orlando (insieme realizzeranno diversi lavori, tra cui Due uomini ed un armadio), Giulio Barberio Corsetti (Peccato non sia napoletano), Mario Martone, Enzo Moscato, Tony Servillo, Laura Angiulli e tanti ancora. Partecipa a film eccellenti come Morte di un matematico Napoletano di Martone, Sud di Salvatores e Polvere di Napoli di Capuano. Grande appassionato di jazz, negli ultimi anni Taiuti ha trovato nella pittura un altro ambito di felice sperimentazione artistica.

Opera di Salvatore RavoSalvatore Ravo

Artista partenopeo di calibro internazionale, Salvatore Ravo è da anni un grande sostenitore e collaboratore del Pomigliano Jazz Festival. Per l’undicesima edizione, Ravo sarà  protagonista di una performance pittorica durante il concerto del quintetto di Paolo Fresu, suo amico di vecchia data. L’opera eseguita durante il concerto sarà poi donata al patrimonio artistico della Fondazione Pomigliano Jazz. La sua arte, molto legata al colore, la sua esperienza e la sua passione per il jazz saranno inoltre messe a disposizione dei laboratori creativi per bambini che si svolgeranno nell’invaso del Parco Pubblico. Una delle sue opere, infine, campeggierà su una delle t-shirt del Festival 2006 e sarà riprodotta su cartoline e segnalibri dell’undicesima edizione del Festival. La t-shirt, le cartoline e i segnalibri sono in vendita presso gli stand di Pomigliano Jazz.

foto di Silvano CaiazzoLa Fabbrica del Jazz – Pomigliano, il Festival, 1996/2006
Documentario – Regia di Raffaele Di Florio

L’undicesima edizione del Pomigliano Jazz Festival sarà anche l’occasione per presentare “Pomigliano: dieci anni di jazz”, documentario che racconta in musica e parole lo spirito e l’evoluzione del Festival, l’originalità del suo approccio, il suo rapporto con il territorio. Il documentario è prodotto dall’Associazione e dalla Fondazione Pomigliano Jazz, insieme con la Blue Motion srl, con il patrocinio del Comune di Pomigliano d’Arco, della Provincia di Napoli – Assessorato al Turismo e della Regione Campania. La regia è di Raffaele Di Florio, già ideatore dell’emozionante video che accompagnò il Fellini Jazz di Pieranunzi al Festival 2004. Tante le testimonianze raccolte e selezionate da Gianfranco Adduci, da musicisti come Pieranunzi, Moye, Mitchell, Capone, Zurzolo e Sepe, ad altri artisti come Salvatore Ravo, fino ad alcuni dei tanti giovani che nel Festival hanno trovato un’occasione di crescita umana e professionale. Durante il Festival il documentario sarà proiettato in quattro parti, una per ogni serata.

Share Button