Festival 2008 / Altre iniziative

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Pomigliano Jazz Festival CO2 free

Abbattere le emissioni in atmosfera di anidride carbonica è oggi una priorità assoluta. E’ ormai una necessità limitare gli impatti dell’attività umana sugli equilibri climatici ed evitare che sia del tutto compromessa la salute del pianeta.
Pomigliano Jazz vuole fare la sua parte promuovendo un Festival CO2 free, ovvero privo di emissioni di anidride carbonica, e lo fa con l’aiuto dell’Enam s.p.a., azienda a capitale pubblico, di proprietà del Comune di Pomigliano d’Arco, impegnata dal 2005 nel campo delle energie rinnovabili, con partecipazione in quota al Consorzio Fabric Energy.
Grazie ai due impianti fotovoltaici che Enam sta realizzando sui parcheggi del Parco Pubblico, per complessivi 100 kW di picco, saranno prodotti circa 120.000 kWh all’anno e circa 1.550 kWh nei quattro giorni di svolgimento del Festival, consentendo quindi di alimentarsi con l’energia solare e diventare CO2 free.
Si prevede, inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici anche sulla copertura della struttura centrale del Parco Pubblico.

Villa Ammaturo

Circuito Jazz e Consorzio S.O.L.E.

La terza edizione del Circuito si chiuderà con un concerto speciale della ONJ in una location del tutto inedita. Si tratta della “Villa Ammaturo”, a Giugliano in Campania, uno dei più grandi beni confiscati alla camorra negli ultimi anni. Un palcoscenico dal fortissimo valore simbolico, dunque, che mette insieme la sensibilità musicale con quella civile, l’arte con la cultura della legalità.
L’ex villa bunker, dedicata insieme all’area circostante ad Antonio Ammaturo, capo della squadra mobile di Napoli vittima di un attentato terroristico delle Brigate Rosse, è gestita dal Consorzio S.O.L.E. (Sviluppo Occupazione Legalità Economica).
Il Consorzio nasce per volontà della Provincia di Napoli dall’esigenza di rendere più efficace il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, ai sensi della legge 109/96, attraverso un’intesa interistituzionale che ha dato vita ad un’incisiva azione sinergica per garantire speditezza e trasparenza nelle procedure di assegnazione e gestione dei beni confiscati, programmazione e promozione dei progetti di riutilizzo ai fini sociali, forte attività di coordinamento tra i soggetti istituzionali, economici e sociali interessati.
Oltre al recupero della villa bunker, che da sola occupa ben 5.000 metri quadrati, è in programma la riconversione delle strutture dell’intera area, di circa 15.000 metri quadrati. Già ultimato un centro sportivo polivalente, sarà presto inaugurata una casa alloggio per diversamente disabili. Il “Parco Ammaturo”, inoltre, sarà sede di un campus della Seconda Università di Napoli, oltre che del Tribunale e della Procura di Giugliano in Campania.

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