Le misteriose e affascinanti Basiliche Paleocristiane di Cimitile ospitano, per la terza serata del Festival 2012, “Le Vie dei Santi”, un progetto speciale di Vinicio Capossela ispirato dalla storia, dalle leggende e dalla spiritualità del luogo.
Ad affiancarlo sul palco del Pomigliano Jazz Festival un ensamble d’eccezione composta da Vincenzo Vasi, Alessandro Stefana, Dimitri Sillato, Glauco Zuppiroli e con la partecipazione straordinaria di alcuni membri storici della Banda della Posta.
I santi sono nella cultura popolare una via di mezzo tra cielo e terra. Per noi uomini qui intenti a dibatterci in un destino ignoto che si rivela solo quando si è compiuto, come la coda della balena, che la comprendi solo quando ormai e’ passata. I Santi sono un po’ come degli intermediari a cui rivolgersi per una raccomandazione. Gente da cui attendersi un miracolo. Un incrocio tra rabdomanti, maghi e asceti.
Nella panoramica dei santi si riflette tutta l’antropologia umana, le casistiche. E si riproducono molti miti precristiani, divinità della terra poi rimpiazzate dalla chiesa a mezzo di culti personalizzati. Dunque le vie dei santi sono quelle che l’uomo percorre dall’inizio della sua avventura terrena per spiegare l’inspiegabile. Per raccomandarsi e per confortarsi. Alla santità si arriva per martirio, per miracolo o per eremitaggio, in ogni caso attraverso molte sventure. Ma spesso quello che per l’uomo e’ una disgrazia per il santo diventa una fortuna. Il santo opera un capovolgimento della generica condizione umana che ritiene fortunata una vita ricca e sfortunata una vita disgraziata. Spogliati dallo sguardo della fede e laicamente considerati, i santi diventano figure umanissime che ispirano una complice solidarietà. I loro patronati sono espressione di tutta la multiforme attività umana, la forza e la debolezza, la fede e la superstizione.
Santo Nicola, protettore di marinai, scolari e avvocati. Santo Canio, protettore dei calitrani, cuori di cani, Santo Liborio, protettore dei cornuti volontari, Santo Vito con i suoi cani che l’accompagnano, Sant’Antonio, protettore degli animali, Santa Lucia, col suo piattino con gli occhi in mano… C’è da ricavarne un trattato di antropologia fatto di mistica, vita quotidiana, preghiera e imprecazione.
Percorrere le vie dei santi, che fa rima con vie dei canti, è ricostruire la nostra geografia prima dell’omologazione, restituire al mondo il senso del mistero e, in un certo modo, del sacro. E’ quello che vogliamo fare con questo concerto nelle splendide basiliche paleocristiane di Cimitile, che si trovano sulle vie che già percorsero San Gennaro, San Felice e San Paolino. Nella convinzione che nell’uomo c’è qualcosa di divino, qualcosa che non si spiega e forse non sale al cielo, ma che resta qui, sulla terra, lungo la vie e i crocicchi che un tempo erano protetti da Ecate, dea dei lupi, degli incroci e dei viandanti. Compito che tempo dopo sarebbe stato affidato a qualche beato ed ora e’ stato soppiantato da Radio Onda Verde, Informazioni Stradali.Vinicio Capossela
venerdì 21 settembre 2012 – ore 20:30
Basiliche paleocristiane di Cimitile
Posto unico 30 euro
PREVENDITE SUL CIRCUITO GO2
Vinicio Capossela voce
Mauro Ottolini, tromboni, flauti, conchiglie
Vincenzo Vasi theremin, campionatore, marimba
Alessandro Stefana chitarra, banjo, armonio
Dimitri Sillato violino
Glauco Zuppiroli contrabbasso
Zeno De Rossi batteria
e la partecipazione straordinaria di alcuni membri storici della Banda della Posta