Maria Pia De Vito, Francois Couturier, Anja Lechner, Michele Rabbia | Il Pergolese

Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi, dal soprannome dato ai suoi avi, originari di Pergola, nelle Marche, è uno dei grandi protagonisti della musica classica.
Nato a Jesi nel 1710 ma formatosi a Napoli, allora autentica capitale mondiale della musica, Giovanni Battista morì a Pozzuoli a soli 26 anni, lasciando tuttavia una serie di opere innovative come “Lo frate ‘nnamorato”, “La serva padrona” e lo “Stabat Mater”, opere che hanno influenzato la tradizione compositiva successiva e ispirato nei secoli poeti e artisti in tutto il mondo.

Tra questi anche la cantante partenopea Maria Pia De Vito, il pianista francese François Couturier, la violoncellista tedesca Anja Lechner e il percussionista Michele Rabbia, impegnati oggi in un progetto di gruppo che reinterpreta in chiave contemporanea la musica del compositore, organista e violinista “pergolese”.

Commissionato nel 2011 dal Festival Pergolesi-Spontini, il progetto è diventato un disco per la celebre etichetta tedesca ECM, con il coinvolgimento diretto di Manfred Eicher nella produzione.

Musica sacra, danze di ispirazione popolare ed arie dalle opere, sonate e frammenti strumentali diventano il materiale di partenza per una rilettura narrativa di eccezionale pregio, capace di affascinare con un mix sapiente di stili e linguaggi diversi.

Gli arrangiamenti di François Couturier tessono nuove strutture sonore che offrono ampio spazio all’interazione istantanea dei musicisti e all’improvvisazione.
Le splendide voci di Maria Pia De Vito e del violoncello di Anja Lechner interagiscono e si confondono come preghiere sulle linee ritmiche disegnate da Michele Rabbia, basate sulle percussioni e su sampling elettronici in tempo reale.

Ad ulteriore arricchimento del progetto, Maria Pia de Vito, al suo esordio per la ECM, ha tradotto e cantato in Napoletano la parte testuale dello “Stabat Mater”, la più nota delle composizioni di Giovanni Battista Pergolesi, ultimata poco prima di morire.

Sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni, Maria Pia De Vito è una delle voci più duttili e creative del jazz italiano. Ha collaborato, tra gli i tanti, con John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Norma Winstone, Steve Swallow, Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi, Giorgio Gaslini e Colin Towns.

Fondatore del Tarkovsky Quartet, il pianista e compositore François Couturier coltiva da sempre poliedrici interessi e molteplici collaborazioni, tra cui quelle con il violinista Dominique Pifarély, il maestro dell’oud Anouar Brahem e la stessa Anja Lechner.

A suo agio sia con la musica classica sia con il jazz, la violoncellista Anja Lechner è solista molto richiesta in studio di registrazione, passando dal tango con Dino Saluzzi alle complesse composizioni del Rosamunde Quartett.

Michele Rabbia, infine, è percussionista e batterista di inesauribile curiosità musicale e notevole abilità tecnica. Al fianco del pianista Stefano Battaglia fin dal 2000, ha collaborato inoltre con innumerevoli altri musicisti tra cui Enrico Rava, Charlie Mariano, Antonello Salis, Dominique Pifarély, Rita Marcotulli, the Italian Instabile Orchestra, Sainkho Namchylak e Paul McCandless.

“Il Pergolese” riunisce quattro grandi personalità artistiche per un cd a dir poco prezioso, in uscita venerdì 8 novembre 2013.
Il concerto a Napoli per Pomigliano Jazz, in anteprima nazionale, in una delle chiese più prestigiose del centro storico, è anche un omaggio alla città che ha formato, adottato e amato il giovane compositore marchigiano.

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