Il centro storico di Sant’Anastasia

Santuario della Madonna dell'Arco, Sant'AnastasiaTra gli edifici e le chiese di maggior rilievo del centro storico di Sant’Anastasia merita una speciale menzione il Santuario della Madonna dell’Arco, sorto intorno ad una miracolosa edicola votiva rappresentante la Vergine Maria con in braccio Gesù bambino.
Nel corso degli anni è stato ampliato ed oggi si presenta come un complesso monumentale di grande interesse nonché meta del pellegrinaggio dei “fujenti” o “battenti”, devoti alla Vergine dell’Arco.
Il suo culto risulta essere il più antico tra quelli che si ispirano alle madonne sanguinanti ed ha una larghissima diffusione in tutto il territorio campano.
Le strade verso la maestosa Chiesa dalla struttura a croce latina, su cui si erge l’imponente cupola, vengono percorse nel lunedì di Pasqua dai fujenti scalzi e con indosso la peculiare veste bianca con fascia azzurra a tracolla.Fujenti, i devoti della Madonna dell'Arco
Il complesso del santuario ospita anche un “Museo degli ex voto”, con le tavolette votive donate dai fedeli miracolati.

Degna di nota è, inoltre, la chiesa di Santa Maria la Nova, ricostruita nel XI secolo su un edificio del 1200, in cui viene venerato San Francesco Saverio, il Patrono della Città.
Il Palazzo Siano, dal caratteristico portale in roccia vulcanica di piperno, è oggi sede principale del Municipio e nell’atrio ospita una statua della pudicizia, risalente all’epoca romana.
Il Borgo San Antonio, detto anche quartiere Ponte, costituisce il nucleo principale del centro storico ed è qui che viene allestito un suggestivo presepe vivente per la vigilia di Natale.
Tra i numerosi palazzi storici del borgo, spiccano la casa nativa e la cappellina del venerabile Francesco Maria Castelli e il convento di Sant’Antonio.
Il Convento è un monastero francescano del ’500 edificato da Fra’ Ludovico da Napoli e che un tempo era dedicato a San Bernardino, dalla facciata esterna semplice, ma dagli interni raffinati.
Altri edifici di valore storico e artistico sono il Palazzo Nicola Amore, il Palazzo Marra e la villa Tortora Brayda, alcuni dei quali sono oggetto di lavori o progetti di restauro.

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