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“Lifestories”. Intervista a Matteo Saggese

Matteo Saggese, pianista, compositore e produttore campano, che ha collaborato e composto per artisti di grande successo commerciale.
E’ sua l’idea del nuovo progetto Lifestories, un’iniziativa molto meno “commerciale” e molto più raffinata, che riunisce amici jazzisti, talenti, italiani e non, per reinterpretare brani di successo e colonne sonore di autori eterogenei, come Milton Nascimento, Donald Fagen, Sting, Morricone, Rota.

Il producer e compositore Matteo SaggeseVivo a Londra ormai da ventisette anni, ho trascorso qui metà’ della mia vita… in questo progetto ho racchiuso la mia esperienza inglese e le mie origini italiane, ho messo a disposizione la mia esperienza condividendola con quattro grandi musicisti e anche amici cari, a parte Jim che è una new entry, un nuovo amico.
E’ stata una scommessa, che poteva anche andare male, la musica è una questione di chimica.
Quattro artisti, anche molto grandi, possono creare una magia ma possono anche non trovare, alla fine, un feeling in comune!
Fortunatamente, in questo caso, vivendo per alcuni giorni insieme e registrando tutto live, senza cuffie, in intimità, senza troppe razionalizzazioni ma cercando di cogliere l’attimo, abbiamo registrato tutto l’album facendo solo una o due takes di ogni pezzo e scegliendo poi quella che ci sembrava più’ emozionante.
Siamo stati premiati, a mio parere siamo riusciti a creare la magia che cercavamo.
Poi ho portato tutto a Londra e abbiamo missato e masterizzato l’album con Jerry Boys, un ingegnere del suono formidabile, che ha lavorato con i Beatles, con i Rem, con Ray Cooder dei Buena Vista Social Club.

Matteo Saggese ha dunque partecipato poco al progetto in veste di musicista ma ha riservato per se il ruolo di produttore, organizzatore e arrangiatore. Si è quindi rivolto a musicisti del calibro di Dario Deidda, salernitano, sicuramente considerato tra i migliori bassisti su scala internazionale.

Dario Deidda al basso elettricoIl mio contribuito è stato quello di prestare la mia esperienza di produttore, arrangiatore e compositore. Ho suonato il piano Fender in qualche brano ma tutto il resto l’hanno fatto questi quattro fantastici musicisti.
Dario oltre ad essere un musicista e un uomo straordinario, è un caro amico che conosco da sempre e a cui voglio bene da quando lui era ancora un bimbo ed io già un musicista di professione… parliamo di oltre 30 anni fa!
Allora era lui a chiedermi consigli, ma ora ha fatto tanta di quella strada… ce ne sono davvero pochi come lui! E’ un musicista di fama mondiale, che ha una conoscenza immensa del jazz e dello strumento.

Assieme a Dario Deidda, Matteo Saggese ha convocato altri musicisti dello stesso calibro, che spesso si sono incrociati in diverse esperienze, Julian Olivier Mazzariello, pianista italo-britannico di grandissimo talento, sempre più conosciuto e apprezzato ed Enzo Zirilli, batterista affermatissimo che, partito dalla terra di Sicilia, da anni si è stabilito a Londra.

Il pianista Julian Oliver MazzarielloHo conosciuto Julian a Londra, lui aveva sette anni ed io ventisette. Quando lo incontrai, ventisette anni fa, la prima cosa che mi disse fu: Guarda cosa ho imparato oggi…, e mi suonò la scala di Do maggiore con la sola mano destra.
Adesso, sentirlo suonare, è un’esperienza “rara”. Oltre ad una tecnica pianistica enorme, Julian ha un cuore e un’anima tra le più belle che conosca.
Farà tanta strada, molta di più di quanta ne abbia già fatta.
Il batterista Enzo ZirilliEnzo Zirilli, invece, l’ho conosciuto qui a Londra, cinque anni fa, ma sembrava ci conoscessimo da sempre, In Italia è fra i batteristi più’ attivi nella scena Jazz e non solo.
Qui a Londra è riuscito, in pochi anni, a diventare uno dei batteristi e percussionisti più richiesti e stimati. E’ una persona instancabile, piena di energia e di idee, di raro talento.
In questo progetto è stato un supporto unico, gli sono molto riconoscente .

Ma la vera chicca, il fuoriclasse della formazione, è Jim Mullen, mitico chitarrista britannico, che ha lavorato con Brian Auger piuttosto che con gli Incognito…

Il chitarrista Jim MullenHo conosciuto Jim in occasione di questo progetto grazie ad Enzo, che spesso suona con lui. Quando è nata l’idea di Lifestories ho pensato che lui sarebbe stato perfetto.
Jim è una leggenda, oltre che con Brian Auger, ha fatto parte di un duo storico, molto famoso qui in Inghilterra, che si chiamava Mullen and Morrisey.
Jim ha suonato con tutte le leggende del jazz e non solo, come ad esempio con Bob Dylan.
Ha uno stile unico e una freschezza incredibile, l’entusiasmo di un bambino, quando suona è bellissimo da vedere, oltre che da sentire.
Jim e Julian, quando si scambiano occhiate d’intesa on stage, ti fanno emozionare… di colpo si annulla la differenza tra tre generazioni! .

Escluso Mullen, tutti i personaggi finora citati sono di origine italiana ma ruotano attorno ad ambienti musicali londinesi, è lì che ha preso origine il progetto Lifestories ed è lì che è stato battezzato; ancora quindi talenti italiani che trovato più facilmente la propria strada all’estero.

Come accennavo all’inizio, vivo qui a Londra dal 1987 e qui, allora, di italiani ce n’erano pochi.
All’inizio ricominciai da zero, nonostante in Italia suonassi già con artisti bravi del momento, soprattutto napoletani.
Erano gli anni tra l’80 e l’87, allora suonavo più che scrivere e produrre, ma a un certo punto ebbi la fortuna di incontrare Phil Manzanera, chitarrista storico dei Roxy Music, diventai parte del suo team di produzione come pianista e arrangiatore, e suonavo con lui anche dal vivo.
Poi, per caso, cominciai a scrivere canzoni e queste via via divennero parte sempre importante del mio lavoro. Fui molto fortunato, perché il mio primo pezzo di successo fu Diamante, che scrissi con Mino Vergnaghi, con cui ho lavorato per quasi trent’anni, assieme a Zucchero e De Gregori.
Così abbandonai via via e con grande rimpianto la musica suonata, il mio ultimo tour è stato con Zucchero nel 2004/2005.  Ma adesso ho una serie di progetti nei quali credo ritornerò al mio primo amore .

L’album Lifestories è stato registrato in Cilento, una notizia in controtendenza, sorprendente per un luogo che è meglio conosciuto per il suo mare e per la sua vocazione turistica piuttosto che per gli studi di registrazione.

Porto spesso da Londra i miei progetti in questo posto magico, che è lo Zork Studio di Daniele Chiariello a Buccino, in provincia di Salerno.
Daniele è un bravissimo ingegnere del suono, ed anche un promettente regista, che ha creato questa oasi per musicisti in questo piccolo villaggio, vicino, fra l’altro, al paese di mio padre, Sicignano Degli Alburni, che ritengo la mia terra d’origine, anche se sono cresciuto e vissuto a Salerno.
Gli inglesi adorano lavorare li per il sound, il food eccellente e per l’atmosfera intima ed intensa che offre lo studio di Daniele.
Tutti vogliono tornarci, sto infatti realizzando uno studio dove registrare live music, ci tengo molto a valorizzare la nostra terra ed il nostro talento, sarei davvero felice se attraverso questi progetti potessi far conoscere e diffondere il nostro territorio .

Da vent’anni il Pomigliano Jazz si propone proprio di coniugare la musica con la valorizzazione dei territori, portare quindi a Pomigliano il progetto Lifestories è un’ottima occasione per porlo all’attenzione di un pubblico di appassionati vasto e selezionato.

Sono molto grato a Onofrio Piccolo che ci ha dato quest’opportunità unica per presentare il nostro progetto e offrire a Lifestories una ribalta ampia e selezionata.
Il Pomigliano Jazz Festival è diventato un faro nel panorama dei festival di Jazz internazionali, e non solo in Italia.
Grazie all’amore che Onofrio Piccolo coltiva per il jazz, per la musica, la stima ricambiata con i migliori jazzisti a ogni livello, credo abbia creato un evento straordinario per questa musica unica e stupenda che è il Jazz .

L’appuntamento con Lifestories, la creatura di Matteo Saggese interpretata dal quartetto Mullen – Deidda – Mazzariello – Zirilli, è dunque per il 18 luglio al Parco Delle Acque di Pomigliano d’Arco.

Intervista a cura di Maurizio Spennato – Sound Contest


Jim MULLEN, Jiulian Oliver MAZZARIELLO, Dario DEIDDA, Enzo ZIRILLI | Lifestories
venerdì 18 luglio 2014, ore 21
Parco delle Acque – Pomigliano d’Arco (NA)
Ingresso gratuito

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