Eivind Aarset

Eivind Aarset

Autentico visionario e alchimista della chitarra, il norvegese Eivind Aarset ha sviluppato un originale approccio alla sei corde fatto di poesia, energia, fantasia improvvisativa, inclinazione all’esplorazione di sonorità inedite; in tutto ciò si è avvalso di un uso della tecnologia avventuroso e ricco di sfumature. Assiduo partner di Nils Petter Molvær, Aarset ha collaborato con numerosi altri artisti: dai connazionali Arve Henriksen, Arild Andersen, Jan Bang e Jan Garbarek a Brian Eno, Bill Laswell e David Sylvian, fino ai nostri Stefano Battaglia e Michele Rabbia, con i quali ha costituito un apprezzato trio.

Dagli anni ’90 Aarset rappresenta una delle figure più importanti della musica improvvista e di ricerca non solo nella sua terra natia. Infatti il suo album d’esordio “Electronique Noire” (Jazzland, 1998), insieme ai successivi “Connected” (2004) e “Sonic Codex” (2007), hanno entusiasmato la critica e il pubblico tutto il mondo, tanto da esser stati considerati tra i migliori prodotti di jazz elettrico ed elettronico della scena musicale internazionale.

“Dream Logic”, suo primo album solista per l’etichetta ECM pubblicato nel 2012 con la collaborazione di Jan Bang, sarà al centro del repertorio che Aarset offrirà con il suo collaudato quartetto costituito dal bassista Nicolai Hængsle Eilertsen e dai batteristi Wetle Holte e Erland Dahlen. Nel set troveranno posto anche nuove composizioni in cantiere e qualche recupero dal passato. Il tutto per consentire di sprigionare la valenza più spigolosa ma al tempo stesso anche più melodica della sua chitarra elettrica, tra bluastre tessiture free noise rock e rossastre venature pop, senza ovviamente rinunciare a tessiture e fondali digitali, temi acustici ed elettrici in grado di produrre episodi sperimentali e viaggi mentali di straordinaria potenza.

“Phantasmagoria, Or a Different Kind of Journey”, il suo ultimo lavoro, offre un’esperienza sfaccettata: è la colonna sonora di un viaggio interiore di paesaggi e spazi ricordati o immaginari. La perfetta fusione tra nu-jazz, ambient, post rock, elettronica, avant-garde, noise e musica sperimentale.

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