SOUND STORIES – Jazz e altre storie

 

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SOUND STORIES

Ad ogni edizione, Pomigliano Jazz aggiunge un tassello al grande racconto della musica che scorre, da quasi trent’anni, alle falde del Vesuvio. Il percorso di “Sound Stories” – allestito al Palazzo dell’Orologio di Pomigliano d’Arco – parte dal successo della grande mostra multimediale e interattiva avviata nell’ambito del progetto “Young Jazz Lab”, e accompagnerà eventi e iniziative in programma nei giorni del Festival.

“Sound Stories – Jazz e altre storie” è un affascinante e suggestivo viaggio nella storia delle tecnologie per riprodurre e registrare la musica, ma anche un viaggio nella storia del Jazz, attraverso la proposta di brani su vari supporti, dall’analogico al digitale, video e foto, materiali e altri documenti legati a personaggi, aneddoti, frammenti storici.

Un percorso di ascolti che si snoda parallelamente al racconto dell’evoluzione delle macchine della musica: dal fonografo al grammofono, dagli strumenti meccanici all’era elettrica, con nuovi supporti di vari formati e velocità; dall’avvento del nastro magnetico – che segna una svolta persino nelle modalità di composizione – al “compact disc” e alla registrazione digitale, fino ai moderni MP3.

L’allestimento delle Macchine della musica è seguito da una sintesi della grande mostra-in- costruzione – Cover Art ‘N Jazz e Lo Sguardo di Reinhold Kohl – che, arricchendosi di anno in anno, attinge all’archivio documentale e digitale della Fondazione Pomigliano Jazz per raccontare le iniziative più significative del festival, nato nel 1996.

Cover Art ‘N Jazz è una selezione di copertine originali realizzate da grandi artisti e fotografi per album jazz, in particolare degli anni ’60 e ’70. Una rassegna di immagini, colori e soggetti ispirati alle copertine di 33 giri; ma anche un viaggio tra la psicologia e le emozioni che stanno dietro le scelte artistiche e stilistiche.

Lo Sguardo di Reinhold Kohl è un estratto del lavoro fotografico – artistico e di documentazione – realizzato in occasione del festival 2005, che non si limita a riprendere concerti e musicisti, ma racconta con curiosità tutte le attività e la vita che ruota intorno a Pomigliano Jazz. Il festival e la sua città. Il festival che diventa identità di un luogo. Il festival spazio intergenerazionale e motore culturale di un territorio. Il festival che accoglie i bambini, con i suoi laboratori creativi. Il festival che non è mai autoreferenziale.

Un racconto che prende corpo a Pomigliano d’Arco, la città all’ombra del Vesuvio dove nel 1996 è cominciata la febbre del Jazz, che da oltre 26 anni porta in Campania i più grandi artisti della scena nazionale e internazionale, coinvolgendoli in un laboratorio culturale che continuamente si contamina e si rinnova.

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