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MARCO ZURZOLO “EX VOTO” con FRANCESCO NASTRO – REGGIE WASHINGTON – GIUSEPPE LA PUSATA ospite ARCHIE SHEPP

I “fujenti” e i “toselli” che danzano davanti alle edicole della “Mamma Celeste”, le fanfare e le tammurriate che cingono le processioni delle “paranze” e le evoluzioni dei portabandiera. Da oltre cinque secoli la Madonna dell’Arco e il relativo Santuario di Sant’Anastasia sono meta e fonte di un rituale che si rinnova ogni lunedì d’Albis, uno dei più sentiti e partecipati non solo dalla popolazione vesuviana e campana ma dall’Italia intera. Una tradizione unica, che lega stati d’isteria e parossismi di fede incontrollabili a pratiche religiose devozionali come quella degli oggetti votivi per le grazie ricevute dalla Sacra Vergine. La dicotomia tra il sacro misticismo e l’esuberante folclore pagano di questo evento religioso non ha ovviamente mancato di esercitare il suo fascino potente nell’animo di molti artisti, tanto da ispirare la creazione di opere e dipinti esposti non solo nel Santuario ma nei musei più importanti, da Napoli a Parigi, da Cardiff ad Angers.

Un fascino a cui non si è sottratto neanche Pomigliano Jazz in Campania, che in questa sua XX edizione ha pensato di produrre e commissionare tramite “EX VOTO” un progetto speciale, collocato nel cuore del Santuario e direttamente ispirato alla secolare storia e e tradizione della Madonna dell’Arco. Un gruppo italoamericano d’eccezione, che vede insieme protagonisti il sassofonista Marco Zurzolo, il pianista Francesco Nastro, il versatile contrabbassista Reggie Washington e il batterista Giuseppe La Pusata, con la partecipazione straordinaria (in qualità d’ospite) del leggendario sassofonista Archie Shepp a quello che costituisce già il suo terzo incontro con le ance di Zurzolo nelle recenti edizioni del festival.

Un progetto, “EX VOTO”, che nelle radici swing del jazz e nelle sue declinazioni gospel, free e blues raccoglie insieme e rielabora (nel ponderato registro di nuovi arrangiamenti ed elementi di standard afroamericani curati da Francesco Nastro) diversi temi composti e inseriti da Marco Zurzolo in quella che fu la sua pregevole trilogia discografica costituita dagli album “Ex Voto”, “Napoli ventre del Sud” e “Pulcinella”.

Pensato da Pomigliano Jazz per essere speciale singolare finanche nella dislocazione coregrafica e scenografica dell’evento, attraverso l’idioma moderno del jazz e della libera improvvisazione “EX VOTO” tenterà di tradurre e veicolare i contrastanti segni e aspetti di sacro e pagano manifestati da moltitudini di fedeli nei confronti della Madonna dell’Arco.

Sassofonista, compositore e arrangiatore, Marco Zurzolo è uno dei musicisti partenopei più apprezzati a livello internazionale. Un artista che ha colto in pieno l’essenza del rinascimento della musica partenopea degli anni ’80, che vedeva nascere la contaminazione delle melodie napoletane con il blues ed il jazz, mettendo in atto una nuova visione artistica e sonora. Negli anni ha attraversato molti generi collaborando con artisti italiani e stranieri: Pino Daniele, Solomon Burke, Chet Baker, Zucchero, Roberto Murolo, Mia Martini, Gino Paoli, Archie Shepp.

Numerose anche le sue esperienze in teatro nel cinema. Debutta come leader nel 1995 con l’album “Lido Aurora”. Duratura e proficua la sua collaborazione con l’etichetta Egea con cui pubblica nel 2001 “Ex Voto” (con la Banda M.V.M.), seguito da “Napoli ventre del Sud”, “Pulcinella”, “Sette e mezzo” e “Migranti”. Per Itinera, l’etichetta del Pomigliano Jazz, ha invece pubblicato “Samsara”, accanto a due leggende del jazz quali Roscoe Mitchell e Famoudou Don Moye dell’Art Ensemble Of Chicago, oltre agli album “Il discorso del re”, Back To Smile” e FemmenaMimosa”.

Esponente di spicco dell’avanguardia newyorkese, Archie Shepp (Fort Lauderdale, Florida, 24 maggio 1937) è una leggenda del sax tenore. Scoperto da Cecil Taylor e affermatosi insieme a John Coltrane, fin dagli anni ’60 è stato il portavoce della rivendicazione dei diritti civili della comunità afroamericana. Shepp è autore di capolavori assoluti come “Fire Music”, “Attica Blues” e “The Cry Of My People”. Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 passa continuamente dai meandri della musica tradizionale africana al jazz più tradizionale, incidendo anche con musicisti europei come Jasper Van’t Hof. Nei primi anni ’90 suona spesso con il trombettista francese Eric Le Lann. Si esibisce inoltre con Joachim Kühn, Horace Parlan, Is What?, Max Roach, Kahil El’Zabar, Yusef Lateef e Chris McGregor. Dopo aver insegnato per oltre trent’anni al dipartimento di studi afroamericani dell’università del Massachussets fonda, nel 2004, una propria casa discografica, la Archieball, marchio con cui ha continuato a incidere e pubblicare dischi ancora notevoli quali “Wo!man” (con Joachim Kühn) e il più recente “I Hear The Sound” (2013) con la Attica Blues Orchestra.

Originario di Castellamare di Stabia, Francesco Nastro è riuscito a confermarsi come una delle voci più originali del piano jazz nazionale e internazionale, nonchè come l’esponente di maggior spicco della nuova generazione di pianisti della scena campana e partenopea. A dimostrarlo sono le collaborazioni effettuate con alcuni dei più validi e affermati artisti nazionali e internazionali (Lester Bowie, Don Moye, Bruce Forman, Bruno Tommaso, Roscoe Mitchell, Maurizio Giammarco, Pietro Condorelli, Fabrizio Bosso, Antonio Onorato, Max Ionata, Roberto Gatto, Furio Di Castri, Mariapia De Vito, Antonello Salis) ma anche gli album finora incisi, a incominciare dal disco di esordio “Trio Dialogues” (1998, rist. Itinera nel 2006) con il contrabbassista Gary Peacock e il batterista Peter Erskine, per continuare con lo splendido “Waiting For A New World” (Itinera, 2009, in quartetto con Giulio Martino, Tommaso Scannapieco e Mario De Paola), il superbo “Sea Inside” (Itinera, 2008, con Javier Girotto, Avishai Cohen e Roberto Gatto) e l’intenso “Passione” (Cam Jazz, 2012) disco in duo che sancisce l’intesa formidabile con il sassofonista argentino Javier Girotto. Pubblicato nel 2014 per l’etichetta Via Veneto Jazz ,”Colors Of Light”, è invece il suo ultimo lavoro in trio con il contrabbassista Chris Jennings e il fedele batterista La Pusata.

Tra i maggiori e più richiesti bassisti della sua generazione, il newyorkese Reggie Washington ha nell’erudizione musicale e nella duttilità i suoi punti di forza (ha suonato il violoncello con la New York Philharmonic Orchestra per poi passare al basso elettrico e al contrabbasso). Allievo e amico di Marcus Miller, vanta collaborazioni con tutti i maggiori artisti contemporanei. Oltre alla sua lunghissima esperienza al fianco di Steve Coleman nei suoi Five Elements, Washington ha suonato con molti dei più famosi gruppi odierni, come Roy Hargrove RH Factor, Branford Marsalis’s Buckshot LeFonque, e Oliver Lake Steel Quartet. Nel suo curricolo anche esperienze e incisioni con Ravi Coltrane, Archie Shepp, Wallace Roney, Babatunde Olatunje, Cassandra Wilson, Chico Hamilton, Meshell Ndegeocello, Lester Bowie, Uri Caine e Don Byron. In qualità di leader ha inciso finora tre album di cui l’ultimo, “Rainbow Shadow”, è stato registrato in quartetto e pubblicato lo scorso giugno su Jammin’ Colors.

Batterista partenopeo, Giuseppe La Pusata ha studiato percussioni classiche e militato in due orchestre cubane, collaborando e tenendo concerti anche con I Cameristi del Teatro di San Carlo di Napoli. Ha vissuto anche a Parigi, dove ha avuto la possibilità di numerosi e stimolanti scambi artistici. Oltre a lavorare come turnista in vari progetti jazzistici, suona regolarmente in trio con Francesco Nastro e Aldo Vigorito, con i quali ha registrato “Heavy Feeling” (YVP, 2000) e “Napolitanìa” (di Aldo Vigorito, in quartetto con Aldo “Cocco” Cantini, per la Wide Sound, 2003). Altra stabile collaborazione è quella con gli Effetto Musica Ensemble, insieme ai quali ha registrato ” Retrato em branco e preto” (MAP, 2003) e “Palavras de Amor” (Philology, 2007). Ha collaborato, fra gli altri, con Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, Antonello Salis, Maria Pia De Vito, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Giovanni Amato, Pietro Condorelli, Ada Montellanico, Rosario Giuliani, Javier Girotto, Mario Raja, Joe Magnarelli e Bob Bonisolo. Per Itinera ha inciso “Lunare” (2005), al fianco di Franco Piccinno e Aldo Vigorito, e “Naissance” (2009), suo esordio come autore e bandleader, insieme a Francesco Nastro e Aldo Vigorito.

Energia, poesia e spiritualità sono i termini più adatti per identificare “EX VOTO” e questa nuova produzione targata Pomigliano Jazz, appositamente ideata per celebrare in chiave afroamericana la secolare tradizione del Santuario della Madonna dell’Arco e gettare un ponte ideale tra l’America e il Mediterraneo.

Un concerto unico ed irripetibile, da godere nella cornice mistica del Chiostro del Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia, martedì 1 settembre alle ore 20.30

Marco Zurzolo sax contralto
Francesco Nastro pianoforte
Reggie Washington contrabbasso
Giuseppe La Pusata batteria

ospite
Archie Shepp sax tenore

MARCO ZURZOLO ”EX VOTO”
con FRANCESCO NASTRO – REGGIE WASHINGTON – GIUSEPPE LA PUSATA
ospite ARCHIE SHEPP

Martedì 1 settembre ore 20.30
Chiostro del Santuario della Madonna dell’Arco – Sant’Anastasia (NA)

Ingresso gratuito

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