Pomigliano Jazz Festival 2004

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12 luglio
Tonino Esposito duo
Enrico Pieranunzi Fellini Jazz
Don MoyeBaba SissokoMaurizio CaponeFolk Bass Spirit Suite

13 Luglio
Ahmad Jamal
Maria Pia De VitoPatrice Heral Tumulti
Pippo Matino Essential Team, ospite Flavio Boltro

14 Luglio
Peter NylanderFrancesco Nastro group, ospite Don Moye
Aldo RomanoLouis Sclavis Henri Texier Suite Africaine
Tonino Taiuti Antonio Fresa A.T.

15 Luglio
Francesco D’ErricoMarco CappelliMarco Sannini A Bao A Qu
Charlie Haden’s New Liberation Music Orchestra,featuringCarla Bley
Marco Zurzolo
Cuban Project

“Guide all’ascolto”a cura di Francesco Nastro e Pietro Mazzone
“Il colore fra le parole” mostra virtuale di Salvatore Ravo
“L’ospizio dei desideri” – omaggio a Steve Lacy di Tonino Taiuti
Salerno Street Parade

Per la nona edizione il Festival moltiplica i suoi spazi e dilata i suoi tempi, semina momenti di formazione ed apre una serie di finestre sulle possibilità di interazione fra musica, letteratura ed arti figurative.
Pieranunzi racconta il suo incantevole Fellini Jazz sullo sfondo di un video dedicato al regista prodotto da Pomigliano Jazz e realizzato da Raffaele Di Florio. Su alcuni megaschermi è proiettata la mostra pittorica Il colore fra le parole di Salvatore Ravo, raccolta di acquerelli creati sulle pagine de L’odore dell’India di Pasolini. Con il progetto A Bao A Qu, D’Errico, Sannini, Cappelli, Vigorito e La Pusata suonano il loro immaginifico jazz ispirato al “Manuale di zoologia fantastica” di Borges e Guerrero, sullo sfondo delle proiezioni di disegni elaborati dai bambini delle scuole cittadine ascoltando la musica del gruppo e le letture del Manuale. Spazio anche al surreale teatro jazz di Tonino Taiuti, con L’ospizio dei desideri – omaggio a Steve Lacy, messo in scena presso il Museo della Memoria, e con lo spettacolo insieme al musicista Antonio Fresa AT – concerto in un tempo teatrale, allestito nel suggestivo invaso del Parco, sede di un nuovo secondo palco del Festival. Viene inoltre proiettato il cortometraggio Na Cucchiara, con protagonista Maurizio Capone, ispirato ad un laboratorio di percussioni tenuto a Cuba per Pomigliano Jazz sull’esperienza del laboratorio condotto presso l’Istituto Comprensivo Pomigliano .
Prima di ogni serata si tengono incontri e concerti gratuiti di guida all’ascolto del jazz, normalmente destinati agli studenti di Pomigliano ed in questa occasione aperti a tutti. I seminari sono curati da Francesco Nastro e dal giornalista Pietro Mazzone ed hanno luogo nella Biblioteca Comunale. Ulteriori novità sono le degustazioni di vini e le festose esibizioni itineranti della Salerno Street Parade che riportano dritto al jazz delle origini.
Come al solito forte è la presenza di artisti campani. Il Festival si apre con Tonino Esposito, musicista proveniente da New York ma originario di Pomigliano. Le straordinarie evoluzioni vocali della De Vito dialogano con le invenzioni sonore del francese Heral. Matino cattura il pubblico a colpi di basso. Nastro si avventura in un incontro inedito con i tamburi ogni volta sorprendenti di Moye e con l’elegante chitarra dello svedese Nylander, grazie anche ad una collaborazione avviata tra Pomigliano Jazz ed il Fasching Club di Stoccolma. Rinviato un progetto di interscambio musicale tra Pomigliano Jazz ed il Centro Sindo Garay di Cuba, Zurzolo chiude il Festival con il suo rodato quintetto, coinvolgendo il pubblico in un catartico ballo collettivo.
Moye, Sissoko, Capone e Colasurdo eseguono Folk Bass Spirit Suite, la prima produzione di Itinera, neonata etichetta musicale di Pomigliano, con una entusiasmante jam session cui partecipano vari percussionisti locali.
Ed ancora, Romano, Sclavis e Texier esprimono in un jazz raffinatissimo le suggestioni dei loro viaggi in Africa. Lo storico maestro del piano Ahmad Jamal si diverte e fa divertire col suo stile inconfondibile. Parco stracolmo per celebrare la rinata avventura della leggendaria Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley. Prima di iniziare, Haden fa accendere i riflettori sui quindicimila spettatori per caricarsi di emozione e dar vita ad una esibizione che ammalia tutti per equilibrio armonico e densa poesia.

charlie haden (pomigliano jazz festival 2004)ahamad jamal (pomigliano jazz festival 2004)enrico pieranunzi (pomigliano jazz festival 2004)baba sissoko (pomigliano jazz festival 2004)aldo romano ed henri texier (pomigliano jazz festival 2004)

 

 

 

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