BUGGE WESSELTOFT
Il pianista e produttore norvegese Bugge Wesseltoft è considerato tra i principali protagonisti della scena cosiddetta nu jazz. La sua attività internazionale ha inizio nel ‘90 quando viene chiamato dal bassista Arild Andersen nel suo gruppo. Wesseltoft, allontanandosi dalle tradizioni del jazz nordico, che ha praticato con i connazionali Jan Garbarek e Andersen appunto, ha sviluppato nel tempo una nuova concezione del jazz che non ha paura di integrare elementi di deep house, musica ambient, drum’n’bass, big beat e funk.
Il jazz norvegese è sempre stato associato al lavoro svolto dall’etichetta tedesca ECM, a cui Wesseltoft ha collaborato fino a quando nel 1996, l’allora 32enne tastierista, spalanca le porte di un nuovo genere con l’album “New Conception Of Jazz” dove trascina anche Joshua Redman, sassofonista distante da queste nuove concezioni linguistiche.
Il jazz è sicuramente il punto di partenza di Wesselelt. Suo padre è un chitarrista jazz, quindi Bugge è cresciuto ascoltando dischi come “Kind Of Blue” di Miles Davis. Come molti aspiranti musicisti jazz della sua generazione, ha tratto ispirazione principalmente dai grandi americani come Miles Davis, John Coltrane, Herbie Hancock e Chick Corea, ma presto ha aggiunto altri modelli, come i norvegesi Jan Garbarek, Terje Rypdals, Arild Andersens e Jon Christensens.
Più tardi, quando ha intrapreso la carriera professionale, è proprio alla corte di questi grandi musicisti norvegesi che ha imparato e sviluppato il suo linguaggio. Wesseltoft è stato anche coinvolto nella musica rock norvegese contemporanea, sia come strumentista che come produttore. Tutto ciò lo ha portato, musicalmente, a oggi. Cosiché, l’ampio spettro delle sue diverse esperienze è confluito nel suo “nuovo concetto jazz” in modo molto naturale.
“Mi piace improvvisare su una certa forma o paesaggi sonori – spiegava qualche tempo fa – Mi affascina creare elementi ritmici e la metrica manipola un paesaggio sonoro. Questo è sempre più interessante e creativo per me che minimizzare la tradizionale”.
Oltre alla sua attività professionale di musicista jazz, Bugge Wesseltoft ha una propria etichetta musicale chiamata Jazzland Records.
DAN BERGLUND
Il contrabbassista svedese Dan Berglund è stato dal ‘93 al 2008 componente del trio E.S.T. del mai dimenticato pianista Esbjörn Svensson. Fino al 1994 è stato con i Jazz Furniture, uno dei gruppi jazz più importanti in Svezia, in quel periodo. Ha, inoltre, suonato ed inciso, tra gli altri, con Lina Nyberg (fu proprio idurante un tour con la Nyberg che incontrò per la prima volta Esbjörn Svensson). Nel 2009 ha fondato i Tonbruket, che comprende Johan Lindström (chitarra, tastiere), Martin Hederos (piano, fisarmonica, violino, tastiere) e Andreas Werliin (batteria, percussioni), musicisti che non provengono dalla scena jazz. L’album di debutto della band del 2009 è stato premiato con uno Swedish Grammy.
MAGNUS ÖSTRÖM
Il batterista svedese Magnus Öström ha centrato principalmente la sua carriera nel trio E.S.T. di cui è stato cofondatore con il pianista Svensson suo amico di infanzia. Tuttavia, il suo nome è anche legato a collaborazioni con altri artisti jazz di calibro internazionale quali: Pat Metheny, Benny Golson, Curtis Fuller, Buster Williams, Roy Hargrove, Nils Landgren, Mulgrew Miller, Conrad Herwig e Stefon Harris. Dopo la morte dell’amico pianista e lo scioglimento del trio E.S.T., ha inciso il primo cd a suo nome “Thread of Life” dove nel brano “Ballad for E”, dedicato all’amico scomparso, compaiono come ospiti Dan Berglund e Pat Metheny.
BUGGE WESSELTOFT trio
Bugge Wesseltoft: piano – tastiere
Dan Berglund: contrabbasso
Magnus Öström: batteria