Guide, seminari, workshop, corsi e laboratori

Fedele ai suoi obiettivi di divulgazione e pari accesso alla cultura, Pomigliano Jazz propone non solo concerti ma anche GUIDE all’ascolto del jazz, WORKSHOP per musicisti, CORSI di alta formazione, LABORATORI per bambini e SEMINARI di educazione al ritmo.

GUIDE ALL’ASCOLTO

Guide all'ascolto (ph Reinhold Kohl)

Le Guide all’ascolto sono veri e propri seminari di storia del jazz che si articolano in discussioni, analisi di brani musicali, live performance e incontri.
Gratuite e aperte a tutti, le Guide coinvolgono critici specializzati e musicisti.
Dal 2004 sono dirette dal giornalista Pietro Mazzone e dal pianista e compositore Francesco Nastro.
Le Guide si tengono solitamente in occasione del Festival ma nel corso degli anni hanno interessato anche istituti scolastici, enti pubblici e associazioni.
A partire dal 2009, inoltre, le Guide trovano una loro ideale estensione sul web con articoli e speciali dedicati agli ospiti e alle produzioni del Festival.

Guide Festival 2012
Le Guide all’ascolto 2012 sono ospitate dalla Distilleria Culture District di Pomigliano d’Arco. Incontri dedicati a Sonny Rollins e Lee Konitz con Pietro Mazzone, Francesco Nastro, Giulio Martino e Claudio Romano.
Guide Festival 2011
Le Guide all’ascolto 2011 si tengono presso la scuola Spazio Musica di Pomigliano d’Arco. I temi degli incontri: i nuovi standards, l’influenza della musica classica nel jazz ed un ritratto di Wardell Gray a novant’anni dalla nascita. Gli interventi musicali sono di Francesco Nastro, Flavio Dapiran, Vittorio Pepe, Giuseppe La Pusata, Giulio Martino, Marzio Langella, Mario De Paola, Jerry Popolo, Aldo Vigorito, Claudio Romano.
Guide Festival 2010
Le Guide all’ascolto 2010, presso la scuola Spazio Musica di Pomigliano d’Arco, presentano “ritratti” di Django Reinhardt e Bill Evans e discutono di jazz elettro-acustico, con gli interventi musicali di Francesco Nastro, Flavio Dapiran, Pietro Condorelli, Vittorio Pepe, Marzio Langella e Claudio Romano.
Guide Festival 2009
Le Guide all’ascolto 2009, presso il Museo della Memoria di Pomigliano d’Arco, sono incontri tematici che prendono spunto da una serie di ricorrenze: il cinquantennale della morte di Billie Holiday; il quarantennale della pubblicazione di “Kind of Blue”, capolavoro di Miles Davis; il ritorno periodico dell’opera di Chet Baker; il decennale della scomparsa di Michel Petrucciani. Gli interventi musicali sono affidati al solito Francesco Nastro, a Flavio Dapiran, Giulio Martino, Vittorio Pepe e Claudio Romano.
Guide Festival 2008
Le Guide all’ascolto 2008, presso la Biblioteca Comunale di Pomigliano d’Arco, registrano grandi ospiti: la gloriosa ICP Orchestra, Randy Weston e Famoudou Don Moye, Maria Pia De Vito, Mario Raja, il giornalista Mario Gamba che qui presenta il suo libro “Gli ultraterrestri. Musiche della rivoluzione globale”. Gli altri musicisti presenti agli incontri, oltre al coordinatore Francesco Nastro, sono Marco Sannini, Giulio Martino, Vittorio Pepe, Aldo Vigorito e Claudio Romano.
Guide Festival 2007
Le Guide all’ascolto 2007 trovano una location d’eccezione presso il Museo della Memoria di Pomigliano d’Arco, ex-rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, nelle cui suggestive sale il Festival ospita anche l’installazione fotografica LIFE-SIZE-ACTS di Roberto Masotti. Gli interventi musicali sono affidati a Francesco Nastro, Tommaso Scannapieco e Claudio Romano. Gli incontri, inoltre, si impreziosiscono della straordinaria partecipazione di alcuni dei protagonisti della dodicesima edizione: Javier Girotto, il quintetto di Roy Hargrove, il quartetto di Horacio “El negro” Hernandez, il gruppo di Nils Petter Molvaer e Bill Laswell.
Guide Festival 2006
Le Guide all’ascolto 2006, presso il Sound Jazz Café, registrano gli interventi di molti degli artisti presenti in cartellone al Festival, tra cui John Surman e John Taylor, Giulio Martino, Claudio Romano, Aldo Vigorito e Avishai Cohen. Maggior spazio anche agli incontri tematici, tra cui quelli con i giornalisti Stefano De Stefano e Luigi Onori.
Guide Festival 2005
Le Guide all’ascolto 2005 si svolgono presso il Sound Café Jazz Club e si avvalgono della partecipazione di Aldo Vigorito, Peppe La Pusata, Giulio Martino, Jerry Popolo, Claudio Romano, Fawzi Chekili, Famoudou Don Moye e Roscoe Mitchell.
Guide Festival 2004
Le Guide all’ascolto 2004 si tengono presso la Biblioteca Comunale e vedono la partecipazione di Alfonso Deidda, Pietro Condorelli, Aldo Vigorito, Peppe La Pusata, Giulio Martino, Jerry Popolo e Famoudou Don Moye.
Guide on line
A partire dal 2009, Le Guide trovano una loro ideale estensione sul web. Pomigliano Jazz invita giornalisti e critici specializzati ad elaborare una serie di interviste e speciali dedicati agli ospiti del Festival. Gli articoli, pubblicati sul sito pomiglianojazz.com, aiutano a conoscere meglio i musicisti e le loro produzioni parlando sia ai neofiti del jazz sia a chi invece ha più esperienza.
Guide per le Scuole - 2000/2004
Le Guide all’ascolto del jazz si rivolgono inizialmente agli studenti delle scuole superiori di Pomigliano.

I primi seminari si tengono dal 22 al 30 gennaio 2000 e rientrano nella programmazione di Pomigliano Jazz Winter. Pieranunzi, Gatto, Pietropaoli, Bollani, Giammarco, Nastro, Deidda, Sferra, Di Sabatino: questi i musicisti che in tale occasione raccontano il jazz con suoni e parole.

Dal 2001, la programmazione dei seminari nelle scuole cittadine diventa annuale e coinvolge una lunga serie di musicisti campani. Il coordinamento è affidato a Francesco Nastro. I seminari mirano a far conoscere l’evoluzione del jazz, la carica culturale di cui è portatore, la sua influenza sulla musica contemporanea, le peculiarità della pratica jazzistica. Ogni argomento è affrontato tramite incontri propedeutici con giornalisti specializzati, attraverso ascolti, live performance, discussioni con i musicisti e con l’ausilio di audiovisivi e dispense di accompagnamento.

Guide per over 55 - 2005/2006
Il Corso di educazione e guida all’ascolto musicale per over 55 si è svolto per la prima volta a Castello di Cisterna tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006. Oltre che avvicinare altre fasce di popolazione alla musica, il corso persegue gli obiettivi di sperimentare nuove forme di comunicazione per stimolare spazi di discussione, confronto intergenerazionale, crescita ed integrazione sociale.

WORKSHOP

Workshop Is Jazz Ensemble 2005 (ph Reinhold Kohl)

Il Trio Jazz - 2012
Pomigliano Jazz, in collaborazione con la Scuola Spazio Musica di Pomigliano d’Arco, organizza nel febbraio 2012 un workshop dal titolo “L’esperienza del Trio tra Teoria e Prassi: ascolto, interplay, interpretazione”, con Enrico Pieranunzi, Scott Colley e Antonio Sanchez.
Il workshop registra l’entusiastica partecipazione di oltre 50 musicisti.
Registrare il Jazz - 2011
La sedicesima edizione di Pomigliano Jazz ospita un workshop di registrazione, missaggio e mastering di musica jazz dal titolo “Registrare il Jazz”.
Il workshop organizzato da Franco Cleopatra si è tenuto nelle giornate del 10, 11 e 12 settembre presso lo studio di registrazione Magic Box di Pomigliano d’Arco.
I partecipanti sono stati coinvolti in una sessione di registrazione con musicisti jazz professionisti ed hanno avuto modo di assistere a tutte le fasi della produzione musicale dal setup dei microfoni al missaggio e mastering finale.
Is Jazz Ensemble - 2005/2006
Al Festival 2005 fa tappa un Corso di Formazione per giovani musicisti jazz organizzato dall’ISMEZ Onlus – Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale nel Mezzogiorno. L’Is Jazz Ensemble, questo il nome del Corso itinerante, è concepito in forma di workshop annuale o biennale ed è un laboratorio di scrittura musicale, di pratica esecutiva, interpretativa e d’improvvisazione. Oltre all’attività didattica, il Corso prevede anche la promozione dei giovani musicisti iscritti, attraverso l’inserimento in festival o stagioni concertistiche e l’incisione a fine Corso di un CD edito dall’ISMEZ Onlus a testimonianza del lavoro svolto. Uno dei moduli del corso si svolge nell’ambito del Festival. Pomigliano Jazz offre la possibilità, a musicisti e non, di assistere da spettatori alle lezioni e alle prove del modulo gratuitamente. Ai giovani musicisti locali, inoltre, è offerta, sempre senza alcun costo, la possibilità di partecipare, insieme agli iscritti al Corso annuale, al seminario specialistico tenuto dal sassofonista newyorchese David Alan Gross nell’ambito del workshop. I musicisti che negli incontri di Pomigliano hanno dimostrato particolare abilità hanno anche preso parte al concerto dell’Is Jazz Ensemble, con ospite lo stesso Alan Gross, tenutosi sabato 16 luglio.

L’esperienza dell’Is Jazz Ensemble si ripete anche in occasione del Festival 2006.

Ai moduli del Corso, ai seminari specialistici ed al concerto finale partecipano anche due studenti tunisini, grazie a due borse di studio messe a disposizione dall’Associazione Pomigliano Jazz, l’Ismez e il Cmam (Centro delle Musiche Arabe e Mediterranee) di Sidi Bou Said (Tunisia), nell’ambito di una partnership internazionale. E’ la stessa partnership a riportare al Festival, nel corpo docenti dei seminari e tra i solisti del concerto, anche il chitarrista tunisino Fawzi Chekili, che va ad affiancare Famoudou Don Moye e Kirk Lightsey. Ed è proprio in virtù di questa collaborazione che l’Ismez sceglie l’Africa come tema dei moduli didattici e del concerto del 15 luglio.


CORSI DI ALTA FORMAZIONE

Master Pomigliano Jazz (ph Pasquale Ottaiano)

Pomigliano Jazz guarda anche all’alta formazione.

Una prima positiva esperienza si tiene nel 2007, con l’Associazione Pomigliano Jazz impegnata nell’organizzazione di un Master in “Management degli eventi e dei prodotti musicali, teatrali e cinematografici”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso il POR Campania. Si tratta di un corso di alta formazione per 15 figure professionali dei settori della musica e della cultura ed è realizzato con alcuni professori ed esperti dell’Università Federico II di Napoli. Nell’attuazione del Corso, inoltre, l’Associazione si avvale della collaborazione di vari partner, tra cui Egea, nota casa discografica di Perugia, la società di comunicazione HUB ed il Teatro Mercadante di Napoli.

LABORATORI PER BAMBINI

Laboratorio L'Arte che Suona (ph Reinhold Kohl)

L’esperienza dei laboratori creativi per bambini ha inizio nel 2004 con l’applauditissimo laboratorio “A Bao A Qu”.

A partire dal 2005, in occasione della decima edizione del Festival, l’attività dei laboratori creativi entra in modo stabile nella programmazione del Festival con il percorso “L’Arte che suona”.

Coordinati da Elena Ceravolo, esperta in didattica dell’arte contemporanea, i laboratori “L’Arte che suona” sono basati sull’interazione tra differenti linguaggi artistici e coinvolgono  sia istituzioni scolastiche che associazioni del territorio.

Nutrire l’immaginazione e la creatività, far percepire la possibilità di molteplici punti di vista, avvicinare i bambini alla musica in modo naturale: sono queste le principali finalità di questi originali laboratori.

L'Arte che suona 2012
Il tema dei Laboratori 2012, presso la Distilleria Culture District di Pomigliano d’Arco, è “La musica in forma”: i piccoli artisti, stimolati dall’ascolto musicale, sono guidati nell’esecuzione di sagome fantastiche attraverso l’uso di diverse tecniche pittoriche. Le forme realizzate, infine, sono assemblate tra loro su grandi supporti in una sequenza ritmico-cromatica, fino a creare un enorme ed ispirato “spartito pittorico”.
L'Arte che suona 2011
I Laboratori 2011 si tengono tra piazza Mercato e il Museo della Memoria di Pomigliano d’Arco. Ogni bambino è guidato nella creazione di uno strumento musicale con diverse tecniche pittoriche, per poi combinarlo con tutti gli altri elaborati fino a comporre un grande, imprevedibile e coloratissimo puzzle.
L'Arte che suona 2010
I Laboratori 2010, nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco,  giocano sull’interazione tra scale musicali e scale cromatiche. Chiamati a interpretare corrispondenze tra note, colori e forme, i piccoli artisti sono guidati nella realizzazione di un manufatto utilizzando diverse tecniche pittoriche. Il risultato finale è l’assemblaggio di tutte le creazioni in un fantastico testo musicale tridimensionale.
L'Arte che suona 2009
I Laboratori 2009, nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, prevedono l’ascolto ed il riconoscimento guidato di suoni e rumori da cui prendere ispirazione per esprimersi in azioni gestuali ed elaborati pittorici. Le creazioni dei bambini sono infine assemblate in un’unica installazione tridimensionale dai mille colori e dalle imprevedibili forme.
L'Arte che suona 2008
I Laboratori 2008, nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, sono dedicati ai temi del riciclo e del riuso: i bambini sono impegnati nel costruire strumenti musicali utilizzando oggetti di scarto, per poi improvvisare una fantasiosa e colorata big band.
L'Arte che suona 2007
I Laboratori 2007, nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, coinvolgono i bambini nell’ascolto e nell’analisi di tracce ritmico-musicali e di rumori, nella successiva ricerca di movimenti gestuali che possano “descrivere” i suoni individuati, infine nella “traduzione” dei gesti in segni grafico-pittorici. Tutto in una dimensione ludica e di condivisione sociale. A guidare i bambini c’è anche l’artista catalano Pau Morales.
L'Arte che suona 2006
I Laboratori 2006, coordinati dall’artista Salvatore Ravo e da Elena Ceravolo, giocano sulla contaminazione dei linguaggi artistici di musica, scultura e pittura. Nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, ascoltando jazz, i bambini si divertono a realizzare grandi “libri sonori”, installazioni nelle quali entrare, suonare, giocare e raccontare. Agli incontri prende parte anche Pau Morales, giovane ed eclettico artista catalano, ospite del Festival.
L'Arte che suona 2005
I Laboratori 2005 sono coordinati dall’artista Salvatore Ravo e da Elena Ceravolo. All’ideazione del progetto partecipano inoltre l’insegnante Rosa Toscano e Maurizio Capone.
Il percorso didattico previsto si fonda sulla contaminazione dei linguaggi artistici di musica, scultura e pittura.
Nel Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, sulle note del jazz, i bambini si cimentano nell’invenzione e nella costruzione di “sculture sonore”: smembrando ed assemblando oggetti d’uso quotidiano, sono realizzate fantasiose sculture che possano fungere anche da strumenti musicali. La musica jazz serve da ispirazione anche per composizioni pittoriche istintive ed improvvisate: i movimenti musicali diventano movimenti di colore, il colore diventa segno.
A Bao A Qu - 2004
“A Bao A Qu” è il nome del quintetto composto da Francesco D’Errico, Marco Sannini, Marco Cappelli, Aldo Vigorito e Peppe La Pusata, alle prese con una trasposizione musicale jazz del visionario bestiario contenuto nel “Manuale di zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges e Margarita Guerrero (“A Bao A Qu” è la prima creatura descritta nel Manuale). Il laboratorio si tiene nei primi giorni di giugno presso la scuola elementare Buonpensiero dell’Istituto Comprensivo Pomigliano 2 ed è coordinato da alcuni componenti del gruppo e da esperti dell’Associazione Pomigliano Jazz. Venti bambini disegnano gli animali fantastici ascoltando contemporaneamente le letture del Manuale e i brani degli A Bao A Qu. Le opere dei bambini sono poi proiettate sui megaschermi del palco centrale durante il concerto del quintetto, cui si unisce anche Sonia Prota alla recitazione.

EDUCAZIONE AL RITMO

Percussioni (ph Pasquale Ottaiano)

Il primo esperimento di educazione al ritmo proposto da Pomigliano Jazz è un seminario di percussioni che si tiene dal 10 al 15 luglio 2001, nel periodo della sesta edizione del Festival, presso la scuola dell’Infanzia Duchessa D’Aosta di Pomigliano d’Arco. Il seminario è rivolto ai bambini delle scuole elementari e medie ed ha come insegnante d’eccezione Famoudou Don Moye, il geniale percussionista e batterista dell’Art Ensemble of Chicago e di diverse altre formazioni.

Nel marzo 2002, nasce invece il Laboratorio di educazione al ritmo, affidato a Maurizio Capone, l’estroso percussionista partenopeo leader e fondatore dei Bungt e Bangt. Il Laboratorio ha per tema le possibilità musicali offerte da materiali comuni ed oggetti di scarto e coinvolge 35 studenti dell’Istituto Comprensivo Pomigliano 2, all’interno del Parco Partenope, una periferia disagiata della città di Pomigliano d’Arco

Dal 2003 al 2005, i seminari di percussioni sono inseriti nella programmazione del Laboratorio come momenti di approfondimento. A Don Moye si affiancano come insegnanti lo stesso Capone e Baba Sissoko, abilissimo musicista del Mali e portavoce della cultura Djeli.

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