Villa Cappelli, porte aperte all’educazione, alla solidarieta’, al jazz

Con l’inedito concerto di Zurzolo-Nastro-Onorato, mercoledì 18 settembre, Pomigliano Jazz 2013 punta i riflettori su Villa Cappelli, a Pollena Trocchia.
Costruito nel punto più alto del paese a metà del ’700, l’edificio è un prezioso esempio di “villa vesuviana”.

Immersa nella natura del Parco Nazionale del Vesuvio, in posizione panoramica sul vulcano e sul Golfo di Napoli, Villa Cappelli è una residenza signorile di notevole pregio architettonico ed artistico, con affreschi di rinomati pittori di Scuola Napoletana, fra cui Andrea Vaccaro e Fedele Fischetti.
Il delizioso giardino, di ispirazione romantica, offre piante rare e alberi secolari.
Appartenuta in origine alle famiglie Vespoli e Latiano, la Villa divenne di proprietà dei Cappelli, Marchesi del Tito, nel 1833.

L’ultimo proprietario della famiglia Cappelli lasciò la villa in eredità alle Suore Compassioniste Serve di Maria, Congregazione religiosa fondata nel 1869 dalla Venerabile Suor Maria Maddalena della Passione, al secolo Costanza Starace, a Castellammare di Stabia.
All’interno della Villa, le Suore Compassioniste gestiscono l’Istituto “Sacro Cuore”, con una Scuola dell’Infanzia e una Scuola primaria.

Alle attività didattiche previste dalla normativa nazionale, l’Istituto affianca iniziative extra-scolastiche come i laboratori teatrali, fotografici e multimediali, visite guidate ed escursioni nel territorio, corsi di educazione stradale e convivenza civile.
Si ripetono ogni anno, inoltre, diversi progetti a favore di alunni diversamente abili oppure con difficoltà economiche e sociali.
La scuola è dotata anche di palestra, spazi attrezzati per il gioco, sala video, sala biblioteca e lettura, sala teatro e laboratorio informatico.

E’ la prima volta che Villa Cappelli ospita un concerto.
Un’apertura straordinaria per Pomigliano Jazz e per il suo progetto di valorizzazione turistica del territorio che a Pollena Trocchia prevede anche visite ai recenti scavi archeologici delle terme romane e ai Conetti vulcanici del Carcavone, al Borgo di Trocchia e alle Briglie Borboniche.