Michael League: dal jazz all’hip hop, ecco il nostro groove
“Il potere della musica oggi non è molto diverso da quello che era ed è sempre stato. E’ una voce che ha il potere di parlare e di far muovere le persone, sia a livello individuale che di gruppo, di ispirarci ad amare il mondo e a essere uomini migliori. A cambiare le cose e spingerci verso la giusta direzione”. Con Michael League, bassista e leader degli Snarky Puppy parliamo di “Immigrance” il nuovo disco che è alla base del tour mondiale del collettivo americano e che venerdì 12 luglio aprirà la XXIV edizione del Pomigliano Jazz in Campania con il live all’anfiteatro romano di Avella.
Come nasce questo nuovo disco e ancora, la scelta del titolo “Immigrance” ha anche una lettura politica?
In primo luogo ho inteso il titolo in senso non politico nel senso che siamo tutti in uno stato costante di movimento, lasciandoci dietro una parte del nostro essere precedente e adottando nuove cose, come fanno gli immigrati. Ma ovviamente è impossibile ora pensare a ciò senza correlarlo a quanto sta succedendo nel mondo.
Gestire un collettivo così vasto è molto difficile. Che regole vi siete dati e in che modo si gestiscono i contributi di idee di ognuno?
Beh la risposta semplice è che nessuno prevale sull’altro: l’ego di ognuno resta fuori. E se dovesse emergere? beh, bisogna essere così professionali da saperlo lasciare a casa. Diversamente non funzionerebbe.
Il segreto qual è?
Noi tutti cerchiamo di avere un atteggiamento positivo, incoraggiante, amorevole in tutti gli aspetti dell’organizzazione, dalla gestione in giù. Se ti comporti male, sei fuori. Ti senti un estraneo. Penso che questo renda le persone gentili e disposte a fare un buon lavoro. Dopotutto siamo qui per fare buona musica e divertirci. È la forza che ci guida.
La vostra è una musica che frulla di tutto. Ritiene che questa possa essere una nuova strada per il jazz?
L’idea è quella di raggiungere un pubblico più ampio e diverso da quello solito del jazz. Per questo costruiamo la nostra musica basandoci più sul groove, rendendola più accessibile agli ascoltatori. Oggi c’è uno scenario complementare in cui si chiede ai musicisti jazz di interagire con altri generi musicali. L’hip hop ad esempio (“To Pimp a Butterfly” di Kendrick Lamar) o il pop/rock (“Black Star” di David Bowie). Insomma penso che sia una cosa molto, molto buona.
C’è molta attesa per il vostro concerto all’anfiteatro romano di Avella. Che live deve attendersi il pubblico?
Suoneremo un insieme di vecchie brani, completamente rivisitati, e un bel po’ di brani del nuovo disco. L’obiettivo è quello di trascorrere una serata divertente!
SNARKY PUPPY | Immigrance tour
venerdì 12 luglio ore 21, Anfiteatro romano di Avella
FORMAZIONE:
Michael League: Basso
Louis Cato: Batteria
Marcelo Woloski: Percussioni
Bob Lanzetti: Chitarra
Bill Laurance: Tastiere
Justin Stanton: Tastiere e Tromba
Bobby Sparks: Tastiere
Chris Bullock: Sax e Flauto
Maz “Mike” Maher: Tromba e Flicorno
(intervista di Carlo Pecoraro – traduzione Ileana Sodano)