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Sclavis, la mia musica è introspezione e melodia

intervista a Louis Sclavis per il pomigliano jazz

La maggior parte dei governi preferisce la divisione in tutti i settori e ancor di più in campo culturale. Per me il luogo non è geografico, il luogo sono gli altri: l’ambiente umano è tutto

La musica del clarinettista francese Louis Sclavis non è facilmente riconducibile a una delle declinazioni moderne del jazz. Francese, dal suono elitario, rielabora lo stile del clarinetto basso annettendo, nella sua musica, sia gli echi meditativi dei soli che furono di Eric Dolphy ma anche la grande tradizione meticcia del jazz Europeo. Al Pomigliano Jazz in Campania, il direttore artistico Onofro Piccolo, lo ha voluto per la “carta bianca” i tre concerti che il musicista francese terrà al Vesuvio, ai connetti vulcanici di Pollena Trocchia e a Palazzo Mediceo di Ottaviano. Lo abbiamo incontrato e abbiamo parlato dei concerti che terrà agli inizi di settembre in Campania, ma anche del ruolo della cultura in una Europa che soffia sempre più sul fuoco del nazionalismo.

Lei ritorna al festival Pomigliano Jazz in Campania dopo i concerti del 2004 e del 2011. Che effetto le fa ritornare a Napoli e che rapporto ha con la città visto anche il lavoro che lei gli ha dedicato nel 2003 “Napoli’s walls”?

Amo questa regione, Napoli e la Campania, soprattutto le persone, il loro modo di essere e del senso che danno alla vita. Sono molto contento di risuonare al festival e onorato della “carta bianca” che mi è stata offerta.

Al festival Pomigliano Jazz in Campania lei terrà tre concerti per il progetto “carta bianca”. Ci sarà un filo conduttore che li unisce? Che concerti saranno?

Il filo rosso sarà sempre proporre composizioni originali, una musica creativa fatta di tutto ciò che amo e soprattutto tanta melodia.

Nella sua musica avverto sempre forte una componente folklorica/etnica che conduce l’ascoltatore a suggestioni di altri luoghi/paesi. Quanto è importante per lei la contaminazione?

La musica che compongo viene da me, lo faccio ormai da 45 anni. Un lavoro di ricerca, di introspezione, mi piace molto inventare con gli altri musicisti quello che suono. Non mi servo di influenze precise o dirette, ascolto poco musica folkoristica, le mie principali fonti di ispirazione sono i musicisti con i quali lavoro. E scrivo soprattutto con e per loro.

La Francia è stata sempre una nazione capace di accogliere le diversità culturali e farle diventare ricchezza. Non crede che l’Europa stia perdendo questa capacità? La musica e l’arte in generale in che misura possono contribuire al dialogo tra le diversità?

I fondi per la cultura in Francia si riducono sempre più e i governi recenti hanno mostrato il loro disinteresse per l’arte. Il problema dell’Europa è che le persone non si conoscono più o per lo meno non abbastanza. Non ci sono abbastanza iniziative per favorire gli incontri, gli scambi, per lavorare e riflettere insieme. La maggior parte dei governi preferisce la divisione in tutti i settori e ancor di più in campo culturale. Bisogna guardare alle iniziative marginali per ritrovare veramente lo scambio, poco importa se in Italia, in Francia o in Europa, al giorno d’oggi gli scambi creativi sono mondiali, io non ho nessuna fibra nazionalista.

In una recente intervista ho letto che lei rimpiangeva la mancanza di scambio tra musicisti. Quanto è importante per lei la condivisione con altri colleghi?

Molto. Per me il luogo non è geografico, il luogo sono gli altri, quelli con cui lavoro, creo, vivo, qualunque esso sia: l’ambiente umano è tutto.

I biglietti per assistere ai concerti di Louis Sclavis al festival Pomigliano Jazz in Campania sono in vendita sul circuito TicketOnLine – Azzurro Service (tel. 081 5934001) e nei principali punti vendita della regione. Sarà possibile acquistare anche l’abbonamento ai due concerti a pagamento al costo di 27 Euro + diritti di prevendita.
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PER INFORMAZIONI: tel. 081 8032810 – tel. 331  3581151 – info@pomiglianojazz.com.

Sabato 1 settembre ore 18 – Cratere del Vesuvio
LOUIS SCLAVIS – VINCENT COURTOIS DUO
Louis Sclavis (clarinetto), Vincent Courtois (violoncello)
Concerto al tramonto – Ingresso 25 Euro + prevendita
CONCERTO RINVIATO ALL’8 SETTEMBRE

Domenica 2 settembre ore 18 – Conetti vulcanici di Pollena
LOUIS SCLAVIS  QUARTET  “CHARACTERS ON A WALL”
Concerto al tramonto – Ingresso 5 Euro + prevendita
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Lunedì 3 settembre ore 20.30 – Palazzo Mediceo di Ottaviano
SCLAVIS – BEARZATTI – GUIDI TRIO
Ingresso gratuito.
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Sabato 8 settembre ore 18 – Cratere del Vesuvio
LOUIS SCLAVIS – DOMINIQUE PIFARELY  DUO
Concerto al tramonto – Ingresso 25 Euro + prevendita
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