Aziza quartet: Holland, Potter, Loueke, Harland

Aziza quartet pomigliano jazz 2018

Alla soglia dei 70 anni Dave Holland continua a lavorare su progetti nuovi con una spinta creativa sempre alta. Con una particolare attenzione alle nuove generazioni e alla modernità della loro musica. E’ il caso di questo super gruppo Aziza le cui nascita risale al 2014 quando il contrabbassista Dave Holland e il sassofonista Chris Potter si sono incontrati per un progetto da fare in tour l’anno successivo. I due avevano già suonato insieme quando Dave Holland, chiamo il sassofonista nel suo quintetto funky e soulful nei primi anni 2000.

Dopo aver scambiato alcune idee, il duo decide di chiamare il chitarrista Lionel Loueke e il batterista Eric Harland. Per Holland il modo di suonare di Lionel fonde la sua eredità africana con gli stili chitarristici del linguaggio e dell’armonia della musica jazz. Nessuno dei membri era sconosciuto: Loueke e Harland avevano passato del tempo nel gruppo del trombettista Terrance Blanchard, e Holland, Loueke e Potter lavoravano tutti con il pianista Herbie Hancock nel tour per il suo progetto tributo a Joni Mitchell, The River.

Il tour del 2015 fu un grande successo e ognuno ha contribuito a scrivere la musica. Un suono aperto e condiviso che sembra seguire l’alchimia che i quattro musicisti mettono in campo. A metà del primo tour, la band decise che la loro intensa interazione e chimica dovevano essere documentate in studio. E così passano due giorni al Sear Sound Studio, e ognuno da vita a un paio di composizioni. Ormai i brani erano stati rodati durante il tour con composizioni come “Finding the Light” firmata da Holland, che è un brano introspettivo e bizzarro, costruito attorno a un ostinato un po’ sfuggente che fornisce una ottima base per il sax soprano di Potter. È stata una delle composizioni di Loueke, “Aziza Dance”, che ha dato a Holland l’idea del nome del gruppo. Durante il tour originale, Holland prese da parte Loueke e gli chiese il perché di quel titolo. E Loueke spiegò che Aziza è il nome di un dio dell’ispirazione tratto dalla mitologia del Dahomey, che proviene dalla sua terra natale del Benin.

E’ chiaro che la formazione si muove sotto l’ala protettiva di Dave Holland. Contrabbassista inglese, nel 1968 fu notato da Miles Davis in uno dei club più rinomati di Londra, il Ronnie Scott’s e Davis ne restò così colpito da preferirlo a Ron Carter. A New York iniziò la sua carriera tra i big e registrò in alcuni dischi chiave di Davis tra i quali i due che segnarono la svolta del musicista afroamericano, “In a Silent Way” e “Bitches Brew”. Il jazz contemporaneo ebbe il suo battesimo di fuoco. E dopo l’esperienza con Davis, Holland formò il gruppo Circlee con Chick Corea, Barry Altschul e Anthony Braxton aprendo un lungo sodalizio con la casa discografica tedesca, ECM.

Dave Holland contrabbasso
Chris Potter sax
Lionel Loueke chitarra
Eric Harland batteria

AZIZA quartet: Holland, Potter, Loueke, Harland
Lunedì 29 ottobre, ore 20.30
Teatro Gloria – Pomigliano d’Arco
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