22 gennaio
Enrico Pieranunzi trio
26 gennaio
Gatto – Pietropaoli – Bollani
28 gennaio
Giammarco – Nastro – Deidda – Sferra
30 gennaio
Paolo Di Sabatino quartet
Guida all’ascolto
Incontri-concerto con gli studenti delle scuole medie superiori
Immagini di jazz “Pomigliano Jazz Festival 1996/1999″
Mostra fotografica a cura di Silvano Caiazzo
POMIGLIANO JAZZ FESTIVAL
9 luglio
Scannapieco – Di Battista – Boltro sextet
Pieranunzi – Johnson – Di Leonardo trio
10 luglio
Pieranunzi special ensemble “Itinera”
Enrico Pieranunzi, Mark Johnson, Marcello Di Leonardo, Gabriele Mirabassi, Gianni Coscia, Antonio Onorato, Maria Pia De Vito
Claudio Romano quintet Tributo a Tony Williams
11 luglio
Elvin Jones Jazz Machine
Condorelli – Bosso quintet
12 luglio
Nnenna Freelon quintet
Roberto Gatto quintet
Tempo di svolte. Il Festival raddoppia e rinasce di inverno in un club cittadino. La prima edizione di Pomigliano Jazz Winter è riservata ad artisti italiani, prevede una mostra fotografica sul Festival e promuove una serie di guide all’ascolto con incontri-concerto rivolti agli studenti delle scuole superiori di Pomigliano. Tutto rigorosamente ad ingresso gratuito. Il successo dell’iniziativa fa presagire il grande exploit della kermesse estiva. La quinta edizione del Festival sboccia nel nuovo parco cittadino all’ombra del Vesuvio, un’area verde di 72.000 metri quadri che d’ora in poi sarà la sede abituale degli spettacoli. Le serate diventano quattro, ognuna con due concerti. Il jazz italiano predomina in cartellone e manifesta la sua notevole qualità. Grandi apprezzamenti per “Itinera”, progetto speciale dedicato al legame tra improvvisazione jazz e filosofia del viaggiare, curato da Enrico Pieranunzi e ideato dallo stesso insieme ad Onofrio Piccolo, direttore artistico del Festival. Un vero e proprio trionfo è quello tributato ad Elvin Jones e alla sua formidabile Jazz Machine. I suoi tamburi offrono un incantevole saggio di tecnica poliritmica che non può non ricordare i tempi del mitico quartetto di Coltrane. Quattro lunghi brani per quasi due ore di concerto a dir poco travolgente.