Pomigliano Jazz Festival 2002

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15 luglio
Enzo Favata Atlantico
Roy Haynes Birds of feather
con Kenny Garrett, Nicholas Payton, Dave Kikoski, Christian Mc Bride

16 luglio
Alfonso Deidda Cuban Stories
Aires Tango
“Le danze degli alberi” – Coregrafia di Gabriella Stazio

17 luglio
Rosario Giuliani quartet
Avishai Cohen International Vamp Band
“Omaggio a Charles Mingus” – Regia di Renato Carpentieri
Marco Zurzolo Banda MVM

18 luglio
NastroCondorelliVigorito
Mc Coy Tyner quartet
Anteprima vibrante al Conservatorio di Napoli con Maria Pia De Vito, John Taylor, Ralph Towner e Steve Swallow. Poi le ormai consuete quattro serate per otto concerti ad ingresso gratuito. Sud America protagonista con le musiche di Enzo Favata dedicate a Borges, Sepulveda e Soriano, con i Cuban Stories guidati dal salernitano Alfonso Deidda e con le atmosfere argentine di Javier Girotto e gli Aires Tango, purtroppo interrotti dalla pioggia. Ritorna al Festival da primo attore Avishai Cohen, la cui effervescente performance è preceduta dal robusto sax di Rosario Giuliani. Di matrice campana e grande interesse sono l’esibizione del trio NastroVigoritoCondorelli e gli spettacoli originali che precedono i concerti: il balletto jazz “Le danze degli alberi” (a cura di Movimento Danza), l’omaggio teatrale a Charles Mingus (regia di Renato Carpentieri) e le “processioni” fra il pubblico di Marco Zurzolo e i dieci elementi della banda MVM, alle prese con la rilettura delle musiche religiose legate al culto del vicino santuario della Madonna dell’Arco.
Come se non bastasse, il Festival ospita due autentiche leggende viventi del jazz: Roy Haynes nella prima serata e McCoy Tyner nell’ultima. Accompagnato da un gruppo di all stars (Kenny Garrett al sax, Nicholas Payton alla tromba, Dave Kikoski al piano e Christian Mc Bride al contrabbasso), Haynes tributa il suo esaltante concerto a Charlie Parker, congedandosi con “All Blues” di Miles Davis cantata in coro dal pubblico. McCoy Tyner, accompagnato dal magico vibrafono di Bobby Hutcherson, rende invece omaggio a John Coltrane, testimoniando ancora una volta l’inesauribile ruolo innovativo della sua musica. Il Festival 2002 chiude con un viaggio musicale che è di rara intensità. Gli oltre diecimila spettatori sono tutti in piedi ad applaudire.

avishai cohen (pomigliano jazz festival 2002)international vamp band (pomigliano jazz festival 2002)international vamp band (pomigliano jazz festival 2002)(pomigliano jazz festival 2002)
 

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